Ritrovare il peso forma dopo le festività natalizie può essere un grande sfida fisica e psicologica
Le festività natalizie sono quel periodo in cui certamente non ci si può lamentare dell'abbondanza in tavola. Potremmo ritrovarci a corto di parenti, di amici o di cartelle per la tombolata, ma di certo non mancheranno mai le grandi scorpacciate sulle nostre tavole. In fin dei conti, ci diciamo sempre "capita solo una volta l'anno." Quindi, perché no? Perché non lasciarsi andare?
Quella singola volta, però, rischia di rovinare i risultati raggiunti nei mesi precedenti, se non si trova il modo di ritornare alle normali abitudini alimentari. Infatti, il problema principale è proprio questo: riuscire a rimettersi in riga, poi in forma. Riuscire a rinunciare agli struffoli e al pandoro per un altro intero anno, evitando al contempo che torni il desiderio di divorarli tutti.
La prima cosa da fare è riconoscere e rompere il ciclo, ossia l'insieme di quelle abitudini alimentare legate prettamente alle festività. Potrà sembrare strano visto che sappiamo esattamente cosa mangiamo durante l'anno o solo a Natale, ma in realtà non è soltanto una questione di tipologie di pietanza, ma anche dei condimenti utilizzati. Basti pensare all'olio che abbonda nelle fritture miste o al burro che si assume dai dolci simbolo. E come non ricordare le quantità: più pasta, pane, latticini, dolci e carne, per non parlare della voglia di uscire a fare jogging inverno.
Cosa fare, allora?
Individuare il contesto è il punto di partenza perfetto. In poche parole, devi provare chiederti cosa hai mangiato, come ti sei sentito quando lo hai mangiato, con chi stavi e se c'erano delle distrazioni, quali TV o smartphone. Per esempio, mangiare un panettone dopo il Cenone assieme ai parenti è per tradizione; mangiarlo di nuovo il 27 perché ci sono ospiti a casa è per cortesia, e va bene; tagliarsi un'altra fetta, il 29 dicembre, a colazione mentre stai scrollando Instagram potrebbe essere per gola, per noia, per stress, quindi, non da considerarsi un'abitudine dannosa.
Scrivi su un foglio cosa hai mangiato e cancella dapprima ciò che non fa parte della tua dieta equilibrata. Poi, taglia condimenti e quantità in eccesso, e vedrai come scoverai ma, soprattutto, inquadrerai subito gli eccessi , come se fosse una lista della spesa di cose da non comprare. Sembra una stupidaggine, ma avere sempre chiari gli obbiettivi da raggiungere sollecita sia la mente che la motivazione personale.
Se hai scritto il tuo diario alimentare, ti renderai subito conto che una buona parte delle quantità e delle pietanze che selezioni sono soltanto per gola. Mangi solo per il gusto di mangiare, non perché hai davvero fame. E' come il bere per divertirsi e per dimenticare: in entrambi, non è l'alcol a fare la differenza, ma lo stato d'animo che ti fa approcciare alla bevanda. Concentrati più che puoi per distinguere la fame reale dalla fame psicologica: basta questo per avere un enorme differenza nei risultati. E se qualcuno chiede, rispondi che stai facendo Mindful Eating.
Ovviamente, non può mancare la riduzione delle quantità di cibo e, soprattutto, la momentanea eliminazione delle distrazioni durante il pasto, come la TV o lo smartphone, che modificano la percezione del senso di fame, distraendoci dal nostro reale livello di sazietà. Non significa che non dovrai mai più guardare una serie televisiva mentre mangi, sua chiaro, ma di evitare di farlo finché non sentirai di aver ripreso il controllo, di aver capito qual è la quantità giusta di cibo da ingerire.
Cercare supporto NON significa cercare aiuto. Partiamo da questo presupposto. Non ti sto chiedendo di digiunare o correre dal nutrizionista. Significa soltanto richiedere la collaborazione, ad esempio, della tua famiglia, cosicché cercherà di preparare porzioni più piccole per te o evitare di acquistare cibi poco salutari. Anche solo un chiacchierata che inizia con "pensi che abbia mangiato tanto durante le feste?" è un ottimo punto per iniziare una discussione costruttiva e formativa.
In conclusione
Tornare alla normale routine dopo le festività è un'azione più semplice di quanto tu possa credere. Pensaci: ironicamente, lo hai sempre fatto, ogni anno, con risultati altalenanti forse, ma l'hai fatto, quindi, sei perfettamente capace di farlo! Con una pianificazione attenta, con quella consapevolezza che ritrovi ogni anno alla fine delle festività; obbiettivi realisti e ricompense non legate al cibo sono elementi più che sufficienti per ristabilire il proprio stile di vita senza eccessi e ricominciare a contare i giorni prima del prossimo Natale.